Un rifugio sicuro per donne vittime di violenza e i loro figli, un luogo dove sentirsi accolte e protette, dove poter ripartire, trovare la forza per ricostruire la propria vita, grazie a un percorso di aiuto e accompagnamento.
Il progetto “Casa Rotary Vanessa no alla violenza di genere” è stato presentato il 31 maggio in Vescovado a Treviso, alla presenza del vescovo, del sindaco e di numerose autorità civili e religiose.
È promosso dal Club Treviso Terraglio e i suoi partner e mira a trasformare il dolore per la perdita di Vanessa in un’azione concreta contro la violenza sulle donne.
La struttura è dedicata alla memoria di Vanessa Ballan, uccisa a Riese Pio X il 19 dicembre, insieme al figlio che portava in grembo. I familiari di Vanessa hanno acconsentito a dare il suo nome alla casa e hanno voluto partecipare all’evento in vescovado.
Non è la prima collaborazione tra Rotary, Fondazione Maurocordato e Centro Antiviolenza Telefono Rosa: poco più di un anno fa, era stata presentata la prima “Casa Rotary”, promossa dal RC Treviso Nord, all’epoca unica struttura di transizione, o di secondo livello, di tutta la provincia. Da fine agosto le case saranno due, entrambe gestite dal Centro Antiviolenza, che valuta gli accessi attraverso dei protocolli prestabiliti e accompagna le donne vittime di violenza offrendo anche supporto psicologico e legale.
Il progetto è sostenuto da una Sovvenzione Globale cui hanno contribuito il club tedesco di Pullach-Isartal, gemellato col Club Treviso Terrraglio, alcuni Club della provincia di Treviso, il Rotaract, il D-2060 e la Fondazione Rotary.
Ezio Lanteri