Noi, come Rotariani, siamo fortemente convinti che il cambiamento sia stimolato da iniziative che nascono da una visione condivisa e da un impegno collettivo. In un mondo in cui la tutela dell’ambiente è diventata una delle sfide più urgenti, il Bosco del Rotary di Campolongo sull’Altopiano di Asiago (località Prata in Comune di Rotzo) rappresenta un simbolo di speranza e azione concreta. È un luogo dove le radici profonde non sono solo quelle degli alberi, ma anche quelle dei valori che guidano il nostro agire quotidiano.
Nel 2018, l’Altopiano di Asiago, come tante altre montagne venete, è stato devastato da una delle più gravi catastrofi naturali della sua storia: la tempesta Vaia. Terribili raffiche di vento hanno sradicato in poche ore migliaia di abeti, lasciando un paesaggio profondamente devastato.
Di fronte a questa tragedia ambientale (ma anche economica e sociale), il Distretto 2060 ed i Club Rotary hanno sentito un forte impulso ad intervenire.
Il Bosco del Rotary nasce proprio dalla volontà di rispondere alla ferita lasciata da Vaia. La tempesta ci ha insegnato quanto fragile possa essere l’equilibrio tra uomo e natura, ma ci ha anche spinto a riflettere su quanto sia fondamentale agire per riparare i danni e prevenire disastri futuri. Quindi, il nostro Bosco non è solo una riforestazione: è un atto di resilienza, di rigenerazione e di rinascita, un modo per ridare vita a una terra che ha sofferto, ma che ha la capacità di riprendersi se curata con amore e rispetto.
Perciò, abbiamo scelto di piantare specie arboree autoctone e diverse, quali esempi di biodiversità, capaci di adattarsi e prosperare, nonostante le sfide climatiche che la nostra terra dovrà sicuramente ancora fronteggiare.
Uno degli aspetti più emozionanti di questo progetto è stato vedere come il mondo rotariano e la comunità locale si siano uniti attorno a un obiettivo comune. Le giornate di piantumazione non sono state solo occasioni di lavoro collettivo (ben 2600 piantine in meno di 2 giorni), ma veri e propri momenti di condivisione, in cui adulti, giovani e bambini hanno piantato insieme le fondamenta di un futuro migliore.
Il nostro impegno non si esaurisce con la piantumazione. La cura del Bosco del Rotary è un intervento che guarda lontano: continueremo a prenderci cura di questo spazio vitale, magari anche ad accrescerlo, in futuro. Inoltre, la realizzazione del bosco è anche un progetto scientifico, la cui evoluzione nel tempo sarà monitorata e studiata. grazie al coinvolgimento della Università di Padova.
Quindi, Il Bosco del Rotary di Campolongo non è solo un pezzo di terra dove crescono degli alberi. È un “luogo del cuore” che racchiude i valori in cui crediamo: la solidarietà, il rispetto per la natura e la convinzione che ognuno di noi possa contribuire a costruire un mondo migliore. Questo bosco crescerà, e con esso cresceranno anche le speranze e i sogni di una comunità, unita nel prendersi cura del nostro pianeta.
Dopo la messa a dimora del primo piccolo larice (il 22.04.2023, dalle mani di Tiziana Agostini), dopo la grande piantagione di Ottobre 2023 (con la supervisione di Anna Favero), il prossimo 19 ottobre 2024, alle ore 11, ci troveremo a Campolongo di Rotzo, nel nostro Bosco, per posare la targa identificativa, alla presenza del Governatore Alessandro Calegari e delle Autorità locali.
Mariano Farina
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