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Difendere il PNRR: legalità e trasparenza. I distretti Rotary in senato

    La collaborazione tra istituzioni e società civile per contrastare la criminalità economica e organizzata

    Trasparenza e legalità sono le parole chiave che hanno guidato il convegno “Difendere il PNRR tra legalità e trasparenza”, promosso dai Distretti Rotary d’Italia, dal Senatore Questore Antonio De Poli (RC Camposampiero) e ospitato ieri al Senato. Un incontro di alto valore istituzionale e civile, incentrato sulla necessità di proteggere i fondi europei del Next Generation EU dalle infiltrazioni della criminalità organizzata e sulle strategie messe in campo per garantire un controllo efficace e costante.

    Un fronte comune per la legalità

    La battaglia contro le mafie non può essere delegata solo alle istituzioni. Deve essere un impegno collettivo che coinvolga imprese, associazioni e società civile”, ha sottolineato De Poli. Il senatore ha ribadito l’importanza di strumenti di contrasto come la Banca Dati Nazionale Unica della Documentazione Antimafia (BDNA), che consente una mappatura trasparente degli operatori economici impegnati nella realizzazione delle opere finanziate dal PNRR.

    Il Governo sta intensificando le misure di prevenzione, ma serve un’azione coordinata e capillare per evitare che gli ingenti fondi europei (oltre 220 miliardi di euro) diventino terreno fertile per gli interessi della criminalità. “Dobbiamo mantenere alta l’attenzione – ha aggiunto De Poli – e rafforzare la sinergia tra istituzioni e cittadini per intercettare tempestivamente gli appetiti mafiosi”.

    Durante l’incontro, il senatore ha consegnato al Rotary Club un documento di alto valore simbolico e storico: la mappa delle famiglie palermitane dedite al contrabbando, redatta dal Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa nel 1970 e presentata alla Commissione Antimafia. Un gesto che richiama la necessità di memoria storica e impegno costante nella lotta alla criminalità

    Il ruolo del Rotary nella prevenzione antimafia

    Al convegno hanno partecipato rappresentanti del Rotary Club di tutta Italia, tra cui Alessandro Calegari, Governatore del Distretto Rotary 2060, che ha sottolineato come il Rotary possa svolgere un ruolo di corpo intermedio tra istituzioni e società civile per contrastare il fenomeno mafioso.

    Non possiamo affidarci solo all’eroismo personale. Non abbiamo bisogno di eroi morti, ma di una cultura della prevenzione”, ha dichiarato Callegari. Secondo il Governatore, è fondamentale creare nella società gli anticorpi necessari per riconoscere i sintomi della presenza mafiosa e intervenire prima che il fenomeno degeneri. Una sfida ambiziosa, in linea con lo spirito del Rotary, da sempre impegnato in azioni concrete per la promozione della legalità e dell’etica sociale.

    Una sfida collettiva per il futuro dell’Italia

    L’incontro ha evidenziato come il contrasto alla criminalità organizzata non possa essere un’azione isolata, ma debba trasformarsi in una strategia condivisa tra istituzioni, associazioni e cittadini. Solo con un impegno comune e costante sarà possibile garantire che i fondi del PNRR diventino uno strumento di sviluppo e crescita per l’Italia, e non un’occasione di arricchimento per la criminalità organizzata.

    La lotta alla mafia è una battaglia che dobbiamo vincere tutti insieme”, ha concluso De Poli, richiamando la necessità di un’azione sinergica e capillare per difendere il futuro economico e sociale del Paese.

    Alcune immagini della giornata