(Estratto della Lettera del Governatore di Aprile)
Care Socie e cari Soci,
vi scrivo mentre sto raggiungendo Roma, dove mi incontrerò con gli altri governatori italiani e la Presidente internazionale Stephanie Urchick, giunta in visita nella capitale.
Le chiederemo quali iniziative il Rotary International e la Fondazione abbiano pensato di avviare per portare sollievo alla popolazione del Myanmar, colpita dal devastante sisma dei giorni scorsi.
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Nessuno parla più del New Green Deal e tutti invece discutono di Rearm Europe!
Servono, allora, tragedie come quella appena occorsa nella penisola indocinese per richiamare alla nostra memoria i temi ambientali, che dovrebbero invece rappresentare per tutti motivo di preoccupazione.
La tutela dell’ambiente è, per l’appunto, il tema che il Rotary International pone alla nostra attenzione per il mese di aprile. Si tratta dell’area di intervento più giovane, la settima, nella quale la Fondazione del R.I. ha deciso di investire le proprie risorse a partire dal primo luglio del 2021.
Pensate che, in questi ultimi cinque anni, la Fondazione ha sostenuto sovvenzioni globali aventi come obiettivo la tutela dell’ambiente per 18,4 milioni di dollari.
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Come Rotariani, il nostro impegno è duplice: dobbiamo, da un lato, essere testimoni della verità e combattere le false teorie scientifiche e, dall’altro, stimolare con la nostra azione di servizio una maggiore sensibilità delle Istituzioni rispetto alle problematiche ambientali, oltre che una più diffusa coscienza collettiva intorno all’importanza che assumono i comportamenti individuali virtuosi. Tutelare concretamente l’ambiente significa anche essere disposti ad effettuare delle rinunce. Se negare l’esistenza dei cambiamenti climatici o la loro riferibilità all’azione umana può essere ritenuto contrario al dovere di verità, che sta alla base del test delle quattro domande, cosa dovremmo pensare di quei Rotariani che semplicemente ignorano il problema, pensando che spetti in fondo agli altri rinunciare a qualche comodità, non essendo per primi disposti a farlo? Non è forse questo il modo per eludere l’interrogativo se quello che pensiamo, diciamo e facciamo sia davvero vantaggioso per tutti gli interessati?
In questo senso, ho trovato molto utili i pubblici dibattiti organizzati da alcuni Club, vuoi sul problema dell’inquinamento atmosferico provocato dagli impianti di riscaldamento, vuoi sull’inquinamento delle acque da microplastiche; così come ho sinceramente apprezzato le campagne promosse per combattere lo spreco alimentare e proporre più corretti stili di vita.
Accanto a queste attività educative, mi piace peraltro ricordare anche l’impegno di altri Club nei service che prevedono un più diretto coinvolgimento di soci e simpatizzanti in attività di tipomanuale, che vanno dalla pulizia di fiumi e spiagge, come il Natisone e la Brussa, alla tutela di ambienti ancora incontaminati, come il Delta del Po e il lago della Burìda, al recupero e alla valorizzazione di spazi urbani collettivi. Penso, solo per citare degli esempi, al service “Spazio pubblico, spazio di tutti”, organizzato coi ragazzi delle scuole di Mestre; al progetto “Abitare il Futuro” realizzato a Cittadella; o alla manifestazione bassanese “Di rara pianta”, giunta quest’anno alla sua tredicesima edizione. Forse non tutti sanno che questo service, attuato in collaborazione con l’Orto botanico dell’Università di Padova e l’Accademia dei Georgofili, ha consentito di recuperare e restituire alla fruizione collettiva i giardini pubblici “Parolini” a Bassano del Grappa e preservare, in questo modo, la biodiversità botanica in ambito locale. Esso avrà il suo appuntamento annuale proprio nel pomeriggio di domenica prossima, 6 aprile, quando anch’io sarò presente, per celebrare questa importante ricorrenza. La mattina di quello stesso giorno, invece, sarò in Prato della Valle a Padova, dove il nostro Distretto ha riunito tutti gli Enti e le Associazioni che si occupano di Protezione civile e dove siete tutti invitati a partecipare, per scoprire dal vivo e in diretta tutto quello che viene fatto a tutela dell’ambiente e per l’incolumità delle persone.
Come dimenticare, poi, i progetti finalizzati alla ricostituzione del patrimonio boschivo distrutto dalla tempesta Vaia nel 2018 e le relative campagne di rimboschimento organizzate dal Distretto e dai Club vicentini, sull’altopiano dei Sette Comuni, e dai Club trentini in quella provincia.
E tutti i service sull’acqua, di cui ho già parlato nella lettera del mese di Marzo, che all’acqua era dedicato. E il service che, alcuni anni fa, il Rotaract ebbe a promuovere per proteggere le api, vere sentinelle rispetto ai pericoli che minacciano la conservazione dell’habitat naturale e della biodiversità. Indubbiamente, l’ambiente occupa un ruolo importante nelle nostre attività di servizio. E non potrà che assumere, nel tempo, una rilevanza via via maggiore.
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Se non l’abbiamo ancora fatto, possiamo ad esempio sostenere la Fondazione Rotary con una donazione individuale e ottenere i relativi vantaggi fiscali, grazie alla neoistituita Fondazione Rotary Italia. Possiamo anche destinare, senza sopportare per questo alcun costo, il cinque per mille della nostra dichiarazione dei redditi alla Fondazione Rotary Italia Nord est, concorrendo così a finanziare i progetti dei Club del nostro Distretto. Basta, come vedete, davvero un piccolo gesto.
Vi invito, poi, a partecipare all’Assemblea Distrettuale del DGE Gianni Albertinoli, che si volgerà a Mestre il 24 maggio, e al Congresso distrettuale che si terrà a Padova il prossimo 14 giugno. Potete, infine, ancora iscrivervi alla Convention Internazionale del Rotary, che si terrà dal 21 al 25 giugno a Calgary. L’anno rotariano ci riserva ancora molte “Magie”, che sta a noi saper cogliere e trasformare in azioni positive. Perché, uniti, possiamo realmente fare del bene.