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RC Rovigo: UNA CORDATA INTERNAZIONALE PER L’HOSPICE PEDIATRICO DI PADOVA

    In Italia più di 35.000 bambini soffrono di malattie inguaribili, con un’aspettativa media di vita di quattro anni da trascorrere, nella maggior parte dei si,attaccati a una macchina.

    Di fronte a una realtà così spaventosa la tentazione è di distogliere lo sguardo, ringraziando il cielo che tra loro non ci sia un nostro figlio o nipote.

    La domanda giusta da porsi invece è: cosa possiamo fare noi per questi bambini meno fortunati?

    Laura Foralosso, Presidente del Rotary Club di Rovigo, ha risposto facendosi capofila di una cordata di 17 Rotary Club di cui 4 della provincia (Rovigo, Adria, Porto Viro e Badia-Lendinara-Alto Polesine), 10 del Distretto 2060 (Abano Terme-Montegrotto Terme, Asiago Altopiano dei Sette Comuni, Cadore Cortina d’Ampezzo, Cittadella Alta Padovana, Monfalcone-Grado, Padova, Trento, Treviso Terraglio, Venezia Noale dei Tempesta, Venezia-Riviera del Brenta) e 3 internazionali (Melun-Francia, Gütersloh-Germania e Zaventem-Belgio), e ha raccolto € 17.000 per fornire l’arredo dell’area polivalente nel nuovo hospice pediatrico di Padova, per permettere ai bambini/e di avere una vita il più possibile normale, anche se in dipendenza dalle macchine per respirare, per mangiare, per muoversi, o per parlare.

    ’hospice pediatrico rappresenta un ponte ideale tra l’ospedale e la casa del bambino/a. Si tratta di un ambiente completamente diverso dall’ospedale: è articolato in alloggi in cui si ripropone la vita di casa. Vi si trasferisce la famiglia, non solo il bambino/a, dunque il papà, la mamma, eventuali sorelle, fratelli, che qui ricostruiscono la loro quotidianità

    Il nuovo centro è l’unica struttura in grado di accogliere le richieste provenienti da tutto il Triveneto. La dimensione dell’attuale centro comporta una lista d’attesa di 90 bimbi/e, con la nuova struttura la lista d’attesa verrà notevolmente ridotta.

    Il service ha beneficiato anche del contributo del Distretto 2060 ed è stato presentato il 22 aprile in una serata interclub a Rovigo in cui i Presidenti Roberto Frau di RC Asiago-Altopiano dei Sette Comuni, Remo Saggioro di RC Badia-Lendinara-Alto Polesine, Francesca Favarin di RC Cittadella Alta Padovana e Paolo Mazzetto di RC Venezia Riviera del Brenta hanno partecipato alla conviviale accompagnati da alcuni loro soci.

    La dottoressa Franca Benini, responsabile dell’hospice e direttrice del Centro Regionale Cure Palliative Pediatriche e Terapia del dolore del Veneto, ha illustrato le attività del centro che, primo in Italia e secondo nel mondo, ha costituito un team plurispecialistico in grado di dare adeguato supporto medico, educativo, logistico e psicologico ai bambini non guaribili e alle loro famiglie.

    Inguaribile non significa incurabile e la scienza medica, per fortuna, ha fatto passi da gigante consentendo anche a bambini, che un tempo avrebbero avuto solo pochi mesi di vita, di raggiungere la maggiore età.

    Questo, dice la dottoressa Benini, solleva problemi nuovi, come il continuo aumento dei soggetti da trattare e l’impreparazione dei medici generici di fronte a pazienti affetti da malattie rare.

    I problemi da affrontare sono anche di carattere etico e, non a caso, il secondo relatore della serata, presidente della Fondazione “La Miglior Vita Possibile” che appoggia fattivamente l’attività dell’hospice, è un eminente filosofo del diritto: il prof. Giuseppe Zaccaria, già rettore dell’Università di Padova.

    Le criticità sono tante ed è giusto che anche il Rotary faccia la sua parte. Un service che mette insieme 14 club del nostro Distretto e 3 club di 3 nazioni diverse è anche una bella testimonianza di solidarietà nell’amicizia, un valore aggiunto tanto per chi riceve quanto per chi dona.

    Laura Foralosso
    President a.r. 2024-25
    Rotary Club Rovigo