Page 33 - Rotary Oggi luglio-agosto 2023
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La straordinaria
        di
        Giuseppe Vergara
                                                impresa che
        RC Rovereto





          “Sapevi che fu un medico galiziano,   ispirò Carlos
          Balmis, che mi ispirò a fare la campagna
          di vaccinazione al livello mondiale   Canseco
          Polio Plus?” - “No, Balmis era di
          Alicante. La spedizione filantropica
          partì da La Coruña (in Galizia), però   La prima campagna vaccinale
          Balmis era originario di Alicante”.   della storia contro il vaiolo.
          I protagonisti di questo scambio di
          battute (avvenuto nel 2000 in occasione
          di un evento rotariano in Spagna)
          sono Carlos Canseco, il Presidente    È una storia che merita di essere conosciuta in quanto
          del Rotary International 1984-85 che   “ispiratrice” della campagna PolioPlus, orgoglio rotariano,
          lanciò la campagna PolioPlus e José   ma anche per il suo contenuto, per il messaggio solidaristico
          García Tortosa, socio del Rotary Club   che la ha ispirata e per l’epoca in cui è stata fatta: a soli 7
          di Alicante. Il dottor Francisco Javier   anni dalla prima vaccinazione “moderna” fatta da Edward
          de Balmis che Canseco indica come suo   Jenner nel 1796 e a soli 5 dalla pubblicazione del lavoro “
          “ispiratore” e Tortosa, con orgoglio,   An Inquiry into the causes and effects of the variole vaccine”
          come suo concittadino, fu un grande   sui risultati della rivoluzionaria scoperta jenneriana. Il vaio-
          benefattore dell’umanità protagonista   lo, portato in America dai conquistadores (c’è chi dice che
          di una storia straordinaria, la prima   abbia contribuito alla conquista più delle armi decimando la
          campagna di vaccinazione su base      popolazione indigena), continuava a far strage della popola-
          planetaria.                           zione locale. Nel 1802 una diatriba sorta sulla destinazione
                                                di fondi mentre una epidemia di vaiolo mieteva vittime
                                                in Colombia, spinse la municipalità di Bogotà a rivolgersi
                                                direttamente a Carlo IV, re di Spagna. Trovò terreno ferti-
                                                le dato che il re, non sordo alle nuove idee “rivoluzionarie”
                                                provenienti dalla vicina Francia (almeno per quel che riguar-
                                                da la fraternità …), ben conosceva il vaiolo e la vaccinazione
                                                jenneriana per esperienza famigliare (dopo che la infanta
                                                Maria Luisa aveva contratto il vaiolo, aveva fatto vaccinare
                                                gli altri figli). Dopo una lunga istruttoria con il coinvolgi-
                                                mento delle autorità accademiche, il Consiglio del Regno
                                                diede parere favorevole sulla fattibilità di una campagna
                                                vaccinale oltreoceano presentandone la richiesta al re che,
                                                nel luglio del 1803, approvò e finanziò la Real Expedición
                                                Filantrópica de la Vacuna e ne affidò il comando, sanitario
                                                ed organizzativo, al dott. Francisco Xavier Balmis, medico
                                                di corte, suo medico personale e consigliere. C’era innanzi
                                                tutto da risolvere il problema fondamentale: come ottenere

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