Page 44 - Rotary Oggi luglio-agosto 2023
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100 ANNI DI ROTARY IN ITALIA            di
                                                Maria Cristina Pedicchio
                                                Presidente Cluster Mare FVG e RC Trieste

        La plastica nei mari:



        un’emergenza planetaria






          Senza un’azione drastica, la plastica
          in mare potrebbe superare in peso
          tutti i pesci nell’oceano entro il    Far finire la plastica in mare è comodo e, all'apparenza,
          2050, ha avvertito Antonio Guterres,   senza conseguenze. È un po' come nascondere la polvere sotto
                                                al tappeto.
          Segretario Generale delle Nazioni Unite.
          Questo monito segnala la drammatica   Quando però gli oceanografi si mettono a raccogliere campio-
                                                ni di acqua e a guardarci dentro, il problema viene a galla ed
          situazione in cui si trova oggi il nostro
          mare.                                 è drammatico. I dati raccolti sono impietosi: ben 8 milioni di
                                                tonnellate di plastica finiscono in mare ogni anno nel mondo
                                                e di queste il 7% va nel Mediterraneo (che rappresenta solo
                                                l’1% dei mari globali); come se venissero buttate in mare nel
                                                Mediterraneo 33.800 bottiglie di plastica ogni minuto.
                                                L’82% dei rifiuti spiaggiati trovati sugli arenili è risultato di
                                                plastica, di cui il 64% è materiale usa e getta. I cotton fioc
                                                sono il terzo rifiuto più trovato. Se consideriamo che il po-
                                                lipropilene è stato scoperto dal premio Nobel Giulio Natta
                                                nel 1954 e che, da quel momento la produzione di oggetti in
                                                plastica è cresciuta a dismisura, capiamo perché oggi la plasti-
                                                ca sia dovunque.
        immagine n. 1                           Guardate la durata degli oggetti nel tempo nell’immagine.

                                                                  (immagine n. 1)
                                                                  Preoccupante è inoltre l’aumento delle
                                                                  nuove fonti di dispersione della plastica,
                                                                  dato dalle microplastiche, che genera nuovi
                                                                  rischi potenziali per l'ambiente e la salute
                                                                  umana.
                                                                  La microplastica - minuscoli frammenti di
                                                                  plastica di dimensioni inferiori a 5 mm - si
                                                                  accumula in mare e deriva dalla frammen-
                                                                  tazione delle plastiche ma anche, ad esem-
                                                                  pio, dal lavaggio dei tessuti, dal consumo di
                                                                  pneumatici e dai cosmetici.
                                                                  A causa delle dimensioni ridotte è facilmente
                                                                  ingerita dalla fauna marina, e può quindi
                                                                  anche penetrare nella catena alimentare.
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