Page 48 - Rotary Oggi settembre-ottobre 2024
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tuzioni simili in Germania e nel Regno Unito. Alcuni Paesi
più fortunati possono avere la detraibilità fiscale delle somme
donate anche senza avere una Fondazione nazionale, come
per esempio Corea, Olanda e Nuova Zelanda.
E l’Italia? Ottenere dalla Fondazione il nulla osta a creare una
Fondazione nazionale non è semplice. So per certo che due
tentativi nel passato più o meno recente erano stati portati
avanti in questo senso, ma ambedue per vari motivi si erano
nel corso degli anni incagliati in qualche difficoltà o in qual-
che cavillo ed erano stati abbandonati. Negli uffici di Evan-
ston mi riferirono di un terzo tentativo esperito molti anni
fa, anche questo senza successo, ma non ne ho trovate tracce
certe. In ogni caso, appena nominato nel Board, cominciai ad
agitarmi con la classica avventatezza del neofita per verifica-
re la fattibilità di una Fondazione Italiana. Non sto adesso a
raccontarvi di quanti incontri/scontri ho dovuto superare, non
ultimo l’arrivo della pandemia da Covid che per un certo pe-
riodo mi impedì di frequentare gli uffici di Evanston e quindi
di esercitare la mia capacità di lobbing. Come mai siamo riu-
sciti dove altri si erano arenati? Lo devo alla cocciutaggine del
gruppo che mi ha aiutato e ai consigli preziosi e affettuosi di
Rotariani illustri che non ci hanno mai fatto mancare il loro
appoggio: Ravi Ravindran, Barry Rassin e Mark Maloney.
Ho parlato di gruppo: ho trascinato nella mia avventura quat-
tro Amici con cui ho condiviso entusiasmi e delusioni e senza
i quali mai sarei riuscito a completare il percorso:
Giulio Koch del distretto 2041, Ines Guatelli del 2032, Omar
Bortoletti del 2050 e Anna Favero del 2060. A tutti loro va il
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