Quindi l’eccesso di digitale sta deteriorando le facoltà mentali dei giovani?
Proveremo a dare una risposta a questa domanda provocatoria con:
L’Osservatorio Carta Penna & Digitale
Relatore Dr. Andrea Cangini (Segretario Generale della Fondazione Luigi Einaudi, Roma)
Seguirà una tavola rotonda sul tema: “Scuola tra età evolutiva e trasformazione tecnologica”
Moderatore: Luca Ancetti, Codirettore del Giornale di Vicenza
Partecipano:
Prof.ssa Mariapia Veladiano, scrittrice ed ex dirigente scolastica;
Bruno Giometto, neurologo (socio del RC Vicenza Nord Sandrigo)
Nicoletta Morbioli, Dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Vicenza;
Davide Dal Maso Founder del Movimento Etico Digitale
La partecipazione di una scrittrice come la Prof.ssa Veladiano sottolinea l’importanza cruciale della scrittura e della lettura nella formazione delle future generazioni.
Il contributo del neurologo Prof. Giometto, dalla Scuola di Neuroscienze Cognitive di Rovereto, Università di Trento, aiuterà ad approfondire gli effetti positivi della lettura e della scrittura manuale sullo sviluppo delle connessioni cerebrali.
Infine, la presenza della D.ssa Morbioli Dirigente Responsabile dell’Ufficio Scolastico Provinciale, permetterà di discutere la fattibilità del reintegro della scrittura a mano nei programmi scolastici e Davide Dal Maso, un giovane nativo digitale, che ha creato la sua associazione per rendere consapevoli ragazzi e genitori attraverso una rete capillare di formatori-volontari in tutta Italia.
L’Osservatorio permanente Carta, Penna & Digitale, che nasce da una iniziativa della Fondazione Luigi Einaudi, ha come scopo affrontare questo tema coinvolgendo i principali esperti del settore.
Attraverso un Comitato scientifico appositamente costituito, l’Osservatorio promuove attività di analisi, ricerca e sensibilizzazione sull’importanza della lettura su carta e della scrittura a mano, e sull’equilibrio tra strumenti cartacei e digitali. L’obiettivo è individuare una “dieta mediatica” adeguata, che valorizzi ciascun mezzo in base al suo contributo educativo. È un dovere verso la nostra civiltà, il futuro dei nostri figli e, di conseguenza, del nostro Paese.