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Distretto 2060: IL NOSTRO IMPEGNO PER L’ACQUA BENE DI TUTTI

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    (Estratto della lettera del Governatore di Marzo)

    Care Socie e cari Soci,
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    Il mese di marzo, nel calendario rotariano, è dedicato all’acqua, alle strutture igienico sanitarie e all’educazione all’igiene.
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    Basti considerare che uno dei primi service realizzati dal Rotary Club di Chicago, nel lontano 1907, appena due anni dopo la sua fondazione, fu quello di dotare la città di servizi igienici pubblici (comfort stations).
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    Persino il motto dell’annata, dedicato alla «Magia del Rotary», nasce da una di queste esperienze, vissuta in prima persona dalla Presidente internazionale Stefanie Urchick nella Repubblica Dominicana, quando un bambino le disse che voleva rivedere la “magia” della macchina che trasformava l’acqua sporca in acqua pulita e trasparente.
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    E il Rotary è attivamente impegnato su questo fronte, sia con lo svolgimento di service finalizzati a educare i più giovani a un uso responsabile dell’acqua potabile, sia con il service distrettuale sull’acqua approvato dai presidenti di club all’assemblea distrettuale dello scorso 18 maggio. Ricorderete che quel progetto, proposto dai club trentini, prevedeva l’uso dell’intelligenza artificiale per individuare e prevenire le perdite nelle reti pubbliche di distribuzione dell’acqua potabile. Ebbene, i risultati di quel progetto verranno presentati presso il MART di Rovereto in un convegno pubblico, che si svolgerà il 17 maggio 2025, con la gradita partecipazione del prof. Andrea Rinaldo, socio rotariano e vincitore nel 2023 dello Stockholm Water Prize (considerato il Premio Nobel dell’acqua).
    Dall’altra parte, l’acqua può essere anche molto pericolosa e persino distruttiva, come ci ricordano le alluvioni del Polesine nel 1951 e nel 1957, dell’intera nostra Regione nel 1966 e le eccezionali ondate di acqua alta a Venezia nel 1966 e nel 2019 o le più recenti alluvioni accadute a Valencia e in Emilia Romagna nell’autunno 2024. Anche su questo fronte ci siamo impegnati: La Festa di Carnevale, che si terrà a Murano proprio questa sera, con la partecipazione dei rappresentanti dei Distretti 2101 e 2110, ha tra i suoi obiettivi anche quello di raccogliere fondi per un global grant mondiale, lanciato dal Distretto 2203 della Spagna meridionale, per aiutare le popolazioni colpite dalla tragica alluvione di Valencia. Mentre nei giorni scorsi si è felicemente conclusa la campagna di crowdfunding “Aiutiamo chi aiuta”, grazie alla quale abbiamo raccolto quanto ancora ci mancava per raggiungere e superare l’importo complessivo di 30.000 euro e acquistare, così, la macchina che produce i sacchetti di sabbia, indispensabili in occasione delle esondazioni dei corsi d’acqua. In accordo con il Distretto 2072, la forniremo alla Protezione civile di Forlimpopoli, attivamente impegnata nelle alluvioni di Marche ed Emila Romagna del 2023 e del 2024. Si è pure appena concluso il service “Emergenza idrica 2024/2025” promosso dai Club vicentini, coordinati dal RC Vicenza Palladio, e cofinanziato dal Distretto 2060, per la fornitura di elettropompe all’ANA Protezione Civile.
    Alla Protezione Civile sarà anche dedicata l’intera giornata del 6 aprile 2025, nella quale il Rotary farà conoscere alla collettività le molte attività svolte dagli Enti pubblici e privati che operano all’interno della galassia della Protezione Civile nazionale, regionale, provinciale e locale, con simulazioni e dimostrazioni dal vivo nella bellissima cornice di Prato della Valle a Padova. Tutti i Rotariani sono ovviamente invitati a partecipare.
    Il tempo passa veramente in fretta e mi accorgo di quante cose non riuscirò a realizzare nel corso dell’annata. A volte rifletto sull’opportunità che i nostri club e i nostri distretti organizzino tante attività. Ciascuno vorrebbe che la propria iniziativa avesse successo e vedesse il coinvolgimento dei soci e della comunità;
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    quante volte rimaniamo delusi per lo scarso risultato dei nostri sforzi, per la ridotta partecipazione di soci e di pubblico e per l’assenza di qualunque riscontro sui mezzi di informazione?
    Sarebbe, allora, così sbagliato ridurre il numero delle iniziative e degli eventi, concentrando attenzioni e risorse su quei progetti ed eventi pubblici di maggiore impatto, che meritano davvero il nostro impegno e che vedono coinvolti attivamente più club? Non sono forse troppi gli stimoli che pretendiamo di offrire, riducendo il senso della nostra azione e provocando un senso di rigetto nei nostri stessi soci?
    Non ho la risposta giusta, ma penso che una riflessione sul punto andrebbe seriamente fatta.
    Vi saluto, come sempre, con viva cordialità.