Cuori d’oro e forchette d’argento. Così anni fa un noto giornale titolava un articolo sul Rotary Club, descritto come un’associazione elitaria il cui scopo sarebbe incontrarsi a cena con i propri pari e dedicare, incidentalmente, alla beneficenza una modesta parte delle proprie risorse.
Difficile scrollarsi di dosso i luoghi comuni, anche perché, di solito, i luoghi comuni nascondono un fondo di verità. Ma i tempi sono cambiati.
Per capirlo sarebbe bastato passare per il parco Cibotto di Rovigo la mattina di sabato o quella di domenica e vedere la Presidente del Rotary Club di Rovigo, Laura Foralosso, con un manipolo di soci, tutti in tuta di imbianchini e armati non di forchette d’argento ma di raschietti e pennelli, intenti a carteggiare, ridipingere panchine e tavoli da pic-nic, rimuovere le scritte vandaliche e ritinteggiare una cabina telefonica.
Il doppio appuntamento del fine settimana, intitolato “Tre ore per la mia città”, ha coinvolto anche il locale gruppo scout.
L’acquisto dei materiali e la fatica di poche ore che però ha dato buoni frutti. Un risultato visibile è il parco attrezzato restituito alla comunità nella sua bellezza originaria.
Altri risultati non meno importanti: la riscoperta dell’empatia e del divertimento che nascono dal lavorare insieme e infine il messaggio chiaro per i giovani e i meno giovani, che arriva non dalle solite prediche ma dal buon esempio.
La nostra città è la nostra casa, e prendercene cura è anche nostra responsabilità.
I ragazzi che hanno lavorato con noi con raschietti e pennelli l’hanno già capito.
Laura Foralosso
Presidente RC Rovigo