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Distretto 2060: I GIOVANI: IMPEGNO E DISPONIBILITA’ PER ESSERE ATTRATTIVI

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    (Estratto della lettera del Governatore di Maggio)

    Care Socie e cari Soci,

    il mese di aprile si è chiuso nel modo più triste, con la scomparsa di tre figure emblematiche di cosa significhi, oggi, servire al di sopra dell’interesse personale ed essere dei leader che, con autentica umiltà, mettono la propria persona al servizio degli altri.
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    Li ho ricordati nella breve lettera di commiato inviata a tutti i Soci la scorsa settimana, perché vorrei che rimanesse vivo in noi per lungo tempo il loro esempio di virtù, legato alla semplicità dei modi, alla verità del dire, alla limpida coerenza tra pensiero e azione.

    Salutati con i giusti onori quanti ci hanno lasciato, abbiamo ora il dovere di guardare al futuro con ottimismo; e il futuro non può che essere rappresentato dalle giovani generazioni, alle quali il calendario rotariano dedica il mese di maggio.

    L’impegno del Rotary International verso i giovani è davvero importante. Sui giovani scommettiamo per creare solide relazioni internazionali e costruire i presupposti del dialogo e della pace tra i popoli, con le attività del RYE (Scambi giovani) e della Fondazione (Centri per la pace e borse per la pace). Sui giovani investiamo per sviluppare la cultura della leadership e del servizio, attraverso i programmi RYLA (quello nazionale, che si è svolto quest’anno a Malta in lingua inglese e a cui abbiamo inviato 4 candidati selezionati da un’apposita commissione distrettuale; quello distrettuale, che si è recentemente svolto presso il CESMAR di Venezia, con la partecipazione di una trentina di ragazzi sponsorizzati dai Club del Distretto; quelli organizzati in sede locale dai vari Club nel corso dell’anno e che chiamiamo RYLA Junior, perché dedicati agli studenti degli ultimi due anni delle scuole superiori). Ai giovani che si avviano al mondo della professione e del lavoro sono rivolte: le attività di microcredito; le esperienze di mentorship d’impresa; il programma NGSE, attraverso il quale è possibile costruire un percorso personale di apprendimento in una realtà diversa dalla propria. Ai giovani dedichiamo tempo ed energie, con service nazionali, distrettuali e di club, affinché ricevano corretti messaggi sugli stili di vita ed alimentari, sulle dipendenze da alcool e stupefacenti, sul disagio giovanile, sul contrasto alla violenza di genere e alla microcriminalità, sul rispetto e la tolleranza reciproci, sulla diversità e la disabilità, sulla sicurezza stradale e il primo soccorso, sulla legalità e sull’etica (Concorso Nazionale Legalità e Cultura dell’Etica), sull’importanza di vivere all’interno dell’Unione Europea (Rotary4Europe). Sosteniamo il loro percorso di formazione con borse di studio, premi, concorsi, attività di orientamento scolastico e universitario (come Bussole) o il loro reinserimento sociale e/o lavorativo a seguito di difficoltà personali o familiari (es. CIM a Verona). Sui giovani facciamo affidamento perché si diffondano, grazie a loro, gli ideali rotariani. In loro confidiamo, affinché il Rotary possa continuare a svilupparsi e a rinnovarsi, grazie all’apporto di nuove energie provenienti dai soci dell’Interact e del Rotaract, nonché da quanti (Alumni, Rotex) hanno partecipato ai programmi del Rotary dedicati ai giovani.
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    Ma perché, allora, non riusciamo ad incidere nel mondo giovanile e ad essere attrattivi verso i giovani, tra i quali non sembra destare un particolare interesse l’avvicinamento al Rotary?

    Io non ho la risposta a questi due interrogativi. Ma vivo tra i giovani, grazie all’insegnamento universitario; e ho avuto modo di confrontarmi, durante questi mesi, con diverse realtà rotariane, rotaractiane e interactiane, ricevendo una serie di stimoli, provocazioni e suggerimenti, che vorrei utilizzare, in questa sede, per formulare delle osservazioni.
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    La prima osservazione è dedicata a tutti noi, soprattutto a chi ha vissuto o vive l’esperienza di genitore. Se vogliamo che i giovani maturino, formino una propria personalità, acquistino spirito di leadership, dobbiamo riporre in loro fiducia, dare loro responsabilità e lasciare che sbaglino; solo in questo modo, essi realizzeranno che la chiave del successo è imparare a superare gli insuccessi.

    La seconda osservazione è dedicata all’Interact. L’Interact è un programma storico del Rotary, che può avere successo solo se viene preso sul serio e se gli adulti che vogliono occuparsene, anche con l’aiuto dei Rotaractiani, sono veramente disposti ad investire tempo e risorse personali nella formazione dei più giovani e se i Club Rotary sono pronti a guidarli e sostenerli nelle attività di service.
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    La terza osservazione è dedicata al Rotaract. L’Elevate e l’Integrate Rotaract hanno offerto ai Rotaractiani una grande opportunità. E hanno inteso rispondere alla diffidenza con la quale i Rotary Club guardavano all’ingresso dei Rotaractiani. Il processo andava forse preparato e affrontato in modo diverso, coinvolgendo di più i protagonisti e spiegando meglio le ragioni e gli obiettivi. Ma ormai le cose sono andate in un certo modo e dobbiamo tutti cercare di coglierne gli aspetti positivi.
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    La quarta e ultima osservazione è dedicata al Rotary.
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    Credo che tutti i Club dovrebbero affrontare il tema del mantenimento e dell’incremento dell’effettivo guardando soprattutto ai giovani. E fare per tempo una riflessione su quello che vorranno essere in futuro. Partendo dal presupposto che, se non siamo sufficientemente attrattivi per i giovani, non è certamente colpa dei giovani, che non sono più quelli di una volta; ma è forse colpa nostra, che non siamo stati capaci di mantenere il collegamento con una realtà in continua evoluzione.

    Confrontarsi con i giovani è sempre stimolante e istruttivo. Non dobbiamo, però, avere la presunzione di avere solo noi, più anziani ed esperti, qualcosa da insegnare. Affrontare qualunque discussione seria con i giovani è impegnativo e richiede un approccio metodologico che bandisca l’autoreferenzialità e l’improvvisazione. Se già riuscissimo a comprendere e mettere in pratica questo accorgimento, dedicando ai giovani l’attenzione e l’ascolto che meritano, avremmo già fatto un gran passo avanti!

    Vi saluto con affetto