Care Socie e cari Soci,
Vi scrivo dalla meravigliosa terra sicula e, precisamente, dalla città di Siracusa, dove si sta celebrando l’ultimo appuntamento dello scambio culturale tra il nostro Distretto e i Distretti di Sicilia-Malta e Campania, al quale si sono aggiunti, col tempo, anche gli amici di Puglia ed Emilia Romagna – San Marino. Con me c’è una piccola delegazione di soci veneti e friulani che, oggi, vivranno l’emozione di assistere, nell’antico teatro greco, alla rappresentazione dell’Edipo a Colono di Sofocle.
Osservavo ieri, durante la cerimonia di chiusura del gemellaggio, che l’umanità ha compiuto nei secoli grandi progressi sul piano della scienza e della tecnica, ma resta sul piano delle relazioni personali e sociali la stessa umanità descritta nelle tragedie dell’epoca classica e di quella shakespeariana, con gli stessi drammi, le stesse passioni, gli stessi vizi e le stesse debolezze, la stessa incapacità di prevenire e risolvere i conflitti. Del mondo descritto in quelle opere insuperabili abbiamo tuttavia l’opportunità, come Rotariani, di custodire i valori più alti e più nobili, che stanno nella solidarietà, nel rispetto, nella sacralità dell’amicizia, dell’ospitalità e della parola data. E quest’anno io posso dire di avere sviluppato con tutti i miei “colleghi” governatori un rapporto di sincera amicizia e collaborazione, di assoluto rispetto, che ci ha consentito di pianificare e lavorare insieme da veri compagni, senza competizione, senza invidia, senza gelosie, con la semplice gioia di condividere. Auguro a Gianni, Lucia e Mariano di poter godere della stessa fortuna.
Sull’amicizia e sulla comunanza di ideali e di interessi sono fondati anche i Circoli rotariani (noti anche come Fellowship rotariane), a cui è dedicato il mese di giugno del nostro calendario. Nel nostro Distretto ce ne sono di molto attivi, a cominciare dal gruppo dei Rotariani in montagna, nato sulle nostre vette e di recente ufficialmente riconosciuto come Mountains Rotary Fellowship dal Rotary International. Ma non posso e non voglio dimenticare gli Alpini rotariani, i velisti, i tennisti, gli amanti del patrimonio culturale (FRACH) e quelli delle auto storiche (ARACI), i golfisti, i ciclisti, i camperisti, i motociclisti, i rotariani volanti, gli appassionati degli sport invernali, gli Scout, i Gourmets e i tanti altri circoli, che non figurano nel nostro Piano direttivo distrettuale. Desidero, anzi, cogliere l’occasione per salutare e ringraziare il socio Giorgio Cossutti, che per anni ha guidato e coordinato con entusiasmo questa grande famiglia e al quale succederà, dal prossimo anno, il PDG Alessandro Perolo, a cui auguro lo stesso successo. Nel mentre mi congratulo col PDG Cesare Benedetti, neo Cavaliere del lavoro, per il meritato riconoscimento.
La comunanza di una passione diventa nelle Fellowship la molla per ritrovarsi, divertirsi e per pianificare nuovi service. La chiave del successo è data, come sempre, dal coinvolgimento personale, che resta per me il pilastro più importante del nostro Piano d’azione. E nei circoli, più ancora che nei club, questo coinvolgimento diventa travolgente e irresistibile, proprio come la nostra Presidente Stephanie Urchick ci ha chiesto di essere nella nostra azione e nel nostro impegno per gli altri: travolgenti e irresistibili.
Proprio per questo, Vi ricordo che l’anno rotariano non è ancora terminato e ci restano ancora molte cose belle e interessanti da fare: abbiamo il Forum Distrettuale sulla fruizione a distanza del patrimonio culturale, che si terrà a Mestre il prossimo 6 giugno, presso il Museo M9 (qualche tempo fa abbiamo mandato a tutti i club il programma, rimandato ieri via email a tutti i soci); il Congresso Distrettuale del 13 e 14 giugno a Padova, con il concerto per la pace (anche in questo caso abbiamo rimandato nei giorni scorsi inviti e programmi, con le istruzioni dettagliate per l’iscrizione ai vari eventi); la Convention Internazionale di Calgary, dal 21 al 25 giugno; la Festa di fine anno a Caorle il 28 giugno, con sorprese e divertimento assicurati (e di cui avrete prestissimo notizie in anteprima); tutte le cerimonie di passaggio delle consegne nei vari club.
Giugno è anche il mese in cui possiamo fare il bilancio dell’annata, guardare ai molti traguardi e obiettivi raggiunti, incrementare il livello delle nostre donazioni, di club e individuali, alla Rotary Foundation, sapendo di poter finalmente godere da quest’anno anche delle detrazioni fiscali (versando individualmente alla Fondazione Rotary Italia), destinare il 5 per mille delle nostre dichiarazioni alla Fondazione R.I.N.E., di cui il nostro Distretto è fondatore, per alimentare le risorse con le quali ogni anno finanziamo i migliori service dei nostri club. Insomma, giugno non è semplicemente il mese dell’attesa, ma resta, come tutti gli altri mesi dell’anno, il tempo dell’azione.
Giugno, però, è anche il mese dei ringraziamenti. Consentitemi, allora, di ringraziare con sincera e commossa riconoscenza: tutti i componenti dello staff distrettuale e con loro Laura e Mara, per l’aiuto che ho da loro ricevuto (e non solo nell’ultimo anno) nel mio impegno quotidiano; tutti i 21 irresistibili miei assistenti, fondamentali nel collegamento con il territorio; tutti i presidenti e componenti delle Commissioni distrettuali, che qualificano con il loro impegno l’azione del Distretto; tutti i Governatori, passati e futuri (con un ricordo particolare per Guglielmo Pellegrini e Riccardo Caronna) per i loro preziosi consigli; Jessica De Ponto e Giacomo Plos, rispettivamente RD Rotaract e Interact, per l’entusiasmo con il quale hanno assolto il loro compito, in piena sintonia con le mie aspettative; tutti i 96 appassionati presidenti di club, per il tempo che hanno dedicato al Rotary e sottratto al loro lavoro e alle loro famiglie e per la carica che hanno saputo trasmettere ai soci; e tutti Voi, cari amici, senza i quali nulla di tutto questo avrebbe senso e per i quali mi sono speso, cercando di fornire nuovi stimoli e spunti di riflessione.
Per me va a chiudersi un anno incredibile, in cui ho sentito provenire da tutti affetto e sostegno sinceri; torno a quel porto da cui ero idealmente salpato, mollando le cime, come scrivevo nella mia lettera di luglio 2024 (sembra appena ieri, tanto velocemente il tempo è trascorso). Per il Rotary e per tutti Voi si chiude semplicemente un altro anno di impegno, non più buono o meno buono di quelli che abbiamo vissuto e vivremo ancora, insieme, spinti dal desiderio di essere uniti per fare del bene.
Viva il Rotary!