RC Vicenza Palladio: NUOVE TUTE PER GLI INFERMIERI DEL PICC TEAM

Si chiama Picc Team, e non è il nome di una squadra sportiva. E’ un gruppo di infermieri e operatori socio sanitari qualificati, in servizio all’interno dell’Ospedale San Bortolo di Vicenza, capitanati da Renato Moresco, referente del gruppo presso l’ULSS 8 BERICA.

L’acronimo inglese “PICC” sta per Peripherally Inserted Central Catheter, ovvero “Catetere Venoso Centrale Inserito Perifericamente”, una metodologia che negli ultimi anni si è imposta progressivamente, rivelandosi particolarmente sicura ed efficace per la somministrazione di infusioni a breve, medio e lungo termine, necessarie, ad esempio, per le chemioterapie, la somministrazione di farmaci per la gestione del dolore nei pazienti oncologici o l’infusione di sacche per la nutrizione parenterale e terapia antibiotica protratta.

Gli infermieri e gli operatori socio sanitari sono spesso il primo punto di contatto per i pazienti e svolgono un ruolo cruciale nel fornire cure mediche, supporto emotivo e assistenza quotidiana. Riconoscere e rispettare la loro dignità significa valorizzare il loro lavoro, le loro competenze e il loro impegno.

Il Rotary Club Palladio ha voluto celebrare pubblicamente il lavoro di questi eroi di tutti i giorni, donando e rendendo possibile la sostituzione delle divise attualmente in uso per tutto il gruppo opera all’interno del team.  Le nuove divise – realizzate in tessuti resistenti e traspiranti e studiate per essere facilmente lavabili e sanificabili, sono progettate per migliorare il comfort, la funzionalità e l’identificazione del personale sanitario.

A Vicenza e Arzignano l’equipe specializzata nell’impianto di questi cateteri “evoluti” opera con un ambulatorio dedicato 5 giorni su 7.

Nel 2023 sono stati eseguiti 2700 impianti, di cui 310 sul territorio (tra case di riposo, domicilio e altri presidi ospedalieri) e 6600 medicazioni. Ad oggi, il servizio copre l’intera area dell’azienda AULSS8 Berica.

Dal 2018, con il contributo del Nucleo Cure Palliative, è stato attivato un percorso che permette di usufruire di questo servizio presso il domicilio dei pazienti “terminali”, garantendo una miglior qualità di vita alle persone che hanno deciso di trascorrere i loro ultimi giorni a casa, circondati dall’affetto della famiglia.

L’obbiettivo è poter erogare un’assistenza efficace sul piano medico, ma anche in grado di mettere i cittadini il più possibile a proprio agio sia quando si recano in ospedale, e al proprio domicilio coniugando così da una parte le competenze tecniche, dall’altra l’attenzione e l’empatia nei confronti dei pazienti.

Per informazioni: Elisabetta Anastrelli (mob.349-2701470)