Page 39 - RotaryOggi marzo-aprile 2025
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diventa Unione Europea, entrano Austria, Finlandia, Svezia,
nel 1992 il Trattato di Maastricht aveva posto le basi della
nuova Europa.
È una breve rassegna di quel periodo storico, in cui finisce
il Novecento e si prepara il nuovo secolo, in una miscela di
vecchio e nuovo, di eredità ormai esangui e l’apertura ad una
società profondamente mutata, segnata dall’irrompere di nuovi
costumi e dei nuovi media che trasformano il modo di comu-
nicare.
In una società così complessa devono inquadrarsi le scelte
strategiche dei nostri gover-
natori e gli impulsi dati alla
attività dei Club. Come è
Un periodo
caratteristica del Rotary ci
di forti sono sempre le due polarità
cambiamenti tra continuità ed innovazio-
sociali e politici, ne. Si conferma l’impegno
di solidarietà internazionale,
tra la fine
con la prosecuzione della
degli anni 80 e i campagna Polio Plus che ha
primi anni 90 portato all’eradicazione della
poliomielite grazie alla stra-
ordinaria azione dei Rotary di tutto il mondo, con il ruolo
significativo del Distretto, la campagna contro l’epatite B in
Albania vede anche in questo caso il Distretto in prima linea.
I temi trattati nei congressi sono anticipatori di un dibattito
politico e culturale che si sarebbe sviluppato nei decenni suc-
cessivi: si parla del ruolo delle culture europee per una Europa
unita, si parla di federalismo.
Nelle interviste ai Governatori si registra anche qualche eco
dello sforzo compiuto per adeguare le strutture rotariane ai
tempi nuovi, con qualche inevitabile resisten-
za: come assicurare un allargamento della
base sociale senza perdere la necessaria qua-
Forte lo sforzo lità professionale e rappresentatività dei soci,
compiuto per come coinvolgere con il Rotaract le nuove
adeguare le strutture leve che garantiscano il futuro rotariano…
Nel complesso il segno di una vitalità del
rotariane ai tempi
Distretto, capace di tenere insieme realtà
nuovi territoriali molto diverse che si fecondano re-
ciprocamente. Con le sagge parole del Gover-
natore Marcenaro che da buon comandante di Marina ricorda
“non esistono buoni o cattivi equipaggi ma buoni o cattivi
comandanti”. Possiamo dire che il nostro Distretto, contando
su una così ampia base sociale, ha sempre potuto selezionare
Governatori e Governatrici che sono stati buoni comandanti.
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