Page 45 - RotaryOggi marzo-aprile 2025
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Cosa ha “imparato” dall’essere Governatore?
“Anche adesso da PDG mantengo il massimo impegno ad
essere attivo e disponibile per qualsiasi circostanza, spingen-
do sempre a proseguire con intensità il processo di adegua-
mento del Rotary ai tempi d’oggi ed al progresso sociale e
tecnologico, e non perdo occasione per rinnovare dovunque i
miei “messaggi”.
Ricorda i punti salienti del discorso con il quale ha iniziato il
mandato?
“Lavorare attivamente, con coraggio, entusiasmo e passione
soprattutto nell’ambito territoriale presentando il Rotary
dotato e sostenuto dalla forza della molteplicità e della qua-
lità delle esperienze e delle professionalità dei soci, espri-
mendosi come importante e competente, oltrechè “onesto”
centro di opinione, rendendosi compartecipi ed attenti
osservatori, con suggerimenti, consigli, critiche, delle attività
e scelte delle amministrazioni locali o territoriali, per rag-
giungere all’esterno del club una maggiore credibilità e stima
da parte e nell’ambito della comunità”.
C’è qualcosa che avrebbe voluto fare?
Credete in ciò che “Poter eseguire e far conoscere con maggior
continuità ed efficacia i programmi e gli ob-
fate, fate ciò in cui
biettivi anche nuovi ed emergenti del Rotary,
credete”, il motto in sintonia con i tempi; ma il limite di una
dell’annata sola annata è fortemente impeditivi”.
Quanti Club erano presenti ?
“Se non ricordo male 63”.
Quali sono stati i services più importanti durante il suo mandato?
“Già detto: APIM-Africa (centri medici, pozzi d’acqua
potabile, colture agricole, zootecnia) ed Albania a favore dei
bambini”
Chi è stato il presidente internazionale?
“Robert Barth, svizzero.
“Credete in ciò che fate, fate ciò in cui credete”.
Quali impressioni ha riportato dell’Assemblea Intern. Negli
Stati Uniti?
“Grande intensità ed impegno, rigidità nei tempi e nelle
ritualità, scarsa comunicabilità per mia ignoranza delle lingue,
enormità e spreco di spese (di ispirazione e mentalità ameri-
cana).
Esperienza utile (anche se - modestamente - non ho appreso
molto di più di quanto già sapevo o avevo “studiato”) e spetta-
colare atmosfera rotariana.
Avrei “spezzato” in due o più assemblee in continenti diversi,
con migliore adattamento alla rispettive “civiltà e compren-
sioni”.
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