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lità della ricerca scientifica è elevata. Servirebbero investimen-
ti selezionati, come sta avvenendo con la creazione di un hub
vaccinale che metta insieme ricerca di base, ricerca applicata,
università e industria farmaceutica. Alcuni Stati, poi, stanno
spendendo molte risorse per la virologia evoluzionistica, per
studiare il virus all’interfaccia uomo-animale-ambiente, in
modo da prevedere eventuali rischi pandemici. Anche que-
sto sarebbe un investimento cruciale per il nostro Paese. Oggi
con il premio Nobel per la Medicina agli scienziati Katalin Ka-
rikó e Drew Weissman per avere gettato le basi per i vaccini a
mRna anti-Covid e soprattutto davanti alla pubblicazione dei
dati retrospettivi sull’impatto della vaccinazione a li-
vello globale, sappiamo di aver salvato 20 milioni di
vite. Di fronte a questi numeri c’è poco da aggiungere.
Il futuro dei vaccini a mRna è ancora lungo, si è avvia-
to a concludere Palù. L’occasione è stata la pandemia,
quando in sei - sette mesi si sono fatti tutti gli studi
clinici in fase 1,2,3 in decine di migliaia di persone.
Si aprono nuovi orizzonti, con la capacità di fare un
vaccino in pochi giorni, istruirlo sugli antigeni di un
tumore che variano da individuo a individuo, quindi
con la possibilità di personalizzarlo, questa sta diven-
tando un’arma importante
proprio per le malattie neo-
plastiche.
Anche l’Italia entra in gioco
con gli studi clinici: a Napoli
si sta sperimentando un vac-
cino contro il Melanoma, a
Milano contro il Mieloma. Il
Presidente Leoni ha rilevato
che il percorso dell’assorbi-
mento del sapere scientifico
è lungo e difficile. La verità
scientifica è universale e ri-
producibile e si ottiene sempre sottoponendo il pro-
prio lavoro alle possibili critiche degli esperti ricono-
sciuti: materiali, metodi e risultati sono i punti cardine
di una ricerca che deve avvenire secondo standard
approvati. Un sistema molto diverso dall’informazio-
ne non filtrata che avviene sui social network o più
genericamente su internet. Il cittadino medio si trova
in grande difficoltà, alla presenza di flussi informativi
caratterizzati anche dalla libertà di disinformazione e
deve impegnarsi per l’adeguata discriminazione del
valore delle diverse fonti.
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