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Continuare editoriale del governatore

a creare speranza

nel mondo

Si dice che chi ben comincia è già a metà dell’opera.
Noi siamo a metà dell’annata rotariana che cade esattamente
nel cambio di anno solare. Periodo di bilanci, di revisione, di
buoni propositi.
Se abbiamo iniziato bene lo capiremo a giugno, quando al
Congresso tireremo le somme di quanto come rotariani saremo
stati di impatto nelle comunità, in quelle vicine ed in quelle
lontane.
Saremo in grado di capire se siamo riusciti ad aumentare la
nostra portata, portando il Rotary al di fuori dei nostri club
ed incrementando l’effettivo.
Capiremo anche se siamo riusciti ad adattarci alle sfide che ci
sono state poste, come rotariani, come club e come Distretto.
Ci renderemo conto di quanto siamo stati in grado di coinvolgere e
farci coinvolgere, di quanto del nostro prezioso tempo e della nostra
professionalità abbiamo donato al Rotary. Ma soprattutto conosceremo
i risultati del nostro lavoro, del lavoro di 12 mesi di progetti, di
formazione, di incontri, di eventi, di conviviali, di visite.
Dai grandi progetti ai piccoli gesti: qualsiasi sia cioè che sentite più
affine, qualsiasi sia l’azione che più vi appartiene, fatela. Non restate
immobili.
L’azione è ciò che ci contraddistingue come rotariani, ci ripetiamo spesso
che siamo People of action. Azione singola o corale, azione di un singolo
club o di più club insieme, azione distrettuale.
Ognuno di noi può trovare la propria dimensione per mettersi a
servizio.
Abbiamo ancora sei mesi davanti a noi per continuare, od iniziare,
a vivere il Rotary con maggior passione, slancio, impegno.,
coinvolgimento.
Per continuare a creare speranza
nel mondo.