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ha deciso di rendergli il meritato onore
                                                                     nel primo anniversario della scomparsa.
                                                                       Il Premio “Alsa Querci”, a lui dedica-
                                                                       to, assegnato ad un giovane promet-
                                                                        tente artista dei fornelli. Ha inaugu-
                                                                        rato l’albo d’oro Stefano Menegon,
                                                                       figlio d’arte dello storico “Da Gerry”
                                                                       di Monfumo, una collina più in là di
                                                                      Asolo, la città dei cento orizzonti.
                                                                      Il premio gli è stato assegnato in occa-
                                                                      sione di un convegno organizzato tra
                                                                    le autorevoli volte del Museo di Santa
                                                              Caterina, dal titolo esaustivo, “La Marca Gio-
                                                              iosa e Golosa”, in cui autorevoli relatori hanno
                                                              condiviso con il pubblico riflessioni su quale
                                                              importante valore aggiunto abbia la cucina, in
                                                              questo caso trevigiana, possa dare al suo terri-
                                                               torio, anche nell’ottica della recente candidatu-
                                                               ra a Capitale Italiana della Cultura.
                                                               Si è ragionato quindi di turismo esperienziale,
                                                               in cui la cucina è voce importante non solo
                                                              sull’aspetto puramente materiale, economico
                                                          e di produzioni locali, ma anche di quali figure
                                                         abbiano contributo a valorizzare queste realtà, oltre
                                                         ai già citati Pasin e Beltrame.
                                                         Ma la vera quadratura del cerchio, soprattutto ideale
                                                          e valoriale, è giunta dopo, inaspettata.
                                                          Alla famiglia di Pasin sono giunti messaggi di otto
                                                          colleghi del papà e marito che si sono letteralmente
                                                          “autoinvitati” nelle cucine de Alla Pasina per pre-
                                                          parare un piatto dedicato al loro amico e compa-
                                                          gno di avventure. Sono giunti dalla Puglia, Liguria,
                                                           Toscana, Friuli.
                                                           Un evento conviviale memorabile, accesso dalla
                                                           miccia innescata dal Rotary Club, con il giusto
                                                           merito che la figura dell’Alsa Querci Pasin meri-
                                                           tava.
                                                           La ciliegina sulla torta inevitabile. I Pasin han-
                                                            no devoluto l’intero incasso della serata per una
                                                            buona causa. Una Borsa di Studio di cinquemila
                                                            euro destinata ad un medico dello IOV (Istituto
                                                            Oncologico Veneto), nella sede di Castelfranco
                                                            Veneto, consegnata dalla famiglia sul palco del
                                                            Radicchio d’Oro, con tanto di Miss Italia come
                                                            testimone. Il volto di Pasin sorrideva dall’alto,
                                                            con la ruota di Paul Harris al suo fianco.
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