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spirito di servizio. Solo così è possibile costruire un percorso
che porti ad un obiettivo che tutti sentono anche proprio”.
Parola chiave: engage. “Da soli non si costruisce nulla. Ci ho
creduto io per prima, ho compreso che la mia idea poteva
diventare il sogno di tutto il Club, ma non solo. – sottolinea la
presidente Diana Michelazzo – È proprio grazie alla credibi-
lità che il Rotary ha che abbiamo potuto aprire molte porte,
ma soprattutto tantissimi cuori.
Portare a Padova una banda così prestigiosa e numerosa non è
cosa facile. Come non lo è stato promuovere un evento che ha
portato in un Centro congressi oltre 1100 persone che si sono
divertite, hanno trascorso una serata all’insegna delle buone
azioni e hanno contribuito ad aiutare chi aiuta.
Quando vedranno passare l’ambulanza con la scritta Rotary
Camposampiero sapranno che esiste anche per merito loro, ed
è un motivo di orgoglio”.
Sfida nella sfida è stato per il Club Camposampiero affrontare
un obiettivo così ambizioso. “Ci siamo misurati e abbiamo di-
mostrato che se un Club ci crede, ci riesce. Grazie al Distretto
di aver sostenuto la nostra scelta”. Il mio ruolo è stato quello
di coinvolgere gli Enti che poi hanno partecipato economica-
mente, o offrendo servizi.
È stato un successo interessante non solo per il Rotary, ma per
l’intera città. Rubo una frase a Mandela che in questo per-
corso ho sentito molto mia e del mio Club: un vincitore è un
sognatore che non si è mai arreso”, aggiunge la presidente. “La
trasparenza dell’operazione è stata una delle carte vincenti”,
come spiega Silvano Canella, presidente della Commissione
Progetti del Club Camposampiero, che si è impegnato, forte
delle sue relazioni personali, a contattare il più alto numero
di aziende possibili per ottenere una sponsorizzazione. “Ho
spiegato con trasparenza e nel dettaglio che ogni euro sarebbe
andato direttamente alla Croce Rossa e questo ha creato un
forte consenso”. “Ci sarebbero troppi grazie da dire – conclu-
de la presidente – Dagli sponsor a chi ha dato i patrocini. Ne
scelgo un per tutti, il generale C.A. Maurizio Stefanizzi che
non ha esitato ad “adottare” il nostro progetto”.
Potenza della musica, bellissima e suonata magistralmente,
dalle tradizionali canzoni di Natale ai maestri del Settecento
al nostro magnifico Inno di Mameli. Forza dello spirito rota-
riano e dei suoi insegnamenti che tracciano la strada maestra.
Ma soprattutto l’energia del cuore grande di chi ha scelto di
dedicare una piccola parte della propria vita al Servizio, di-
mostrando come i comportamenti virtuosi, passo dopo passo,
costruiscono ponti.
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