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di
        service dei club                        Giancarlo Saran


        QUANDO LA GENEROSITA’ PASSA



        PER LA CUCINA






        Ricordando Gian Carlo Pasin, uno dei grandi ambasciatori
        della cucina trevigiana nel mondo


          Che la buona convivialità sia
          fattore aggregante e di amicizia      GianCarlo Pasin è stato uno dei grandi ambasciatori che
          è noto da sempre, non a caso          hanno reso famoso il radicchio rosso spadone oltre i confini
          la ruota di Paul Harris gira          del Sile. Una tipica storia del nord est, che sarebbe piaciuta
          al meglio se seduta a buona           al suo conterraneo Giorgio Lago. Classe ’43, nato a Silea,
          tavola conseguente. Ma se la          nell’immediata periferia trevigiana, cresce in una famiglia

          buona Cucina entra di diritto nei     dove la mamma è ambita cuoca nelle migliori famiglie citta-
                                                dine per eventi conviviali degni del loro prestigio. I
          percorsi della cultura materiale      l piccolo Gian coltiva la passione per il calcio tanto che, dopo
          può anche essere ingrediente          gli allenamenti, è lui a preparare il rancio riparatore di calorie
          per progetti di generosità e          per i suoi compagni di squadra.
          altruismo. Un esempio a Treviso,      La vita lo porta a debuttare in un’azienda produttrice di
          non a caso capitale della Marca       cucine. Sarà lui poi ad andarle a montare nei vari ristoranti
          Gioiosa e Golosa.                     e trattorie del Veneto. Ma al dna non si comanda e il nostro,
                                                     da montatore, coltiva l’aspirazione a diventare collauda-
                                                         tore, tanto è vero che erano noti i suoi ripassaggi in
                                                            cucina, per controllare come i cuochi sapessero
                                                              pilotar di pignatta.
                                                               Si guadagnò in breve tempo la menda (so-
                                                                prannome) di “Alsa Querci” che, tradotto
                                                                 dal vernacolo di Giovanni Comisso, signi-
                                                                 fica alza coperchi. Glielo affibbiò Alfredo
                                                                 Beltrame, altra pietra miliare della cucina
                                                                 trevigiana con il suo Toulà.
                                                                Da lì un crescendo pasiniano. Dopo pochi
                                                               anni apre un locale con la sua Teresa, moglie
                                                              e ambasciatrice dei suoi piatti, tanto che l’inse-
                                                            gna reciterà ”Alla Pasina”.
                                                         Ai suoi tavoli è passato il mondo, con un palmares
                                                     di riconoscimenti dai molti timbri sul passaporto dove
                                                ha saputo valorizzare il suo radicchio.
                                                Venuto a mancare lo scorso ottobre il Rotary Club di Treviso
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