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Ci sono tematiche di cui puoi aver intuito le potenzialità
innovative, ma quando trovi qualcuno che te le illustra con
la prova su strada, sono scoperte molto interessanti e pure
coinvolgenti. È un po’ questa la sintesi della serata dedicata
all’ArteTerapia con Laura Milazzo e Massimo Porcelli. Arte-
terapeuta l’una, fotografo per passione l’altro. Lo spunto da un
progetto sviluppato nella vicina Castelfranco Veneto presso
la locale casa per anziani dedicata all’onorevole Domenico
Sartor.
L’ARTETERAPIA L’obiettivo quello di aiutare un gruppo sele-
zionato di persone anziane, in buona salute
generale, ma con rischi di perdita cognitiva
DELLA RISCOSSA legata all’età avanzata, di recuperare ottimi-
smo e gioia di vivere attraverso il risvegliare
emozioni legate ai ricordi del loro passato. È
un settore in pieno sviluppo, legato anche al
fatto che la curva demografica, oramai, è sempre più impetuo-
sa verso gli ultraottantenni e non solo.
Protagonista della serata Laura Milazzo, un percorso profes-
sionale variegato partito da lontano in quel di Milano dove lei
era arrivata ancora molto piccola da Catania. Fin dalle elemen-
tari era incaricata dalle insegnanti, vista la sua disponibilità
verso il prossimo, ad affiancare quei compagni che dimostrava-
no qualche problematica di apprendimento e di conseguente
difficoltà relazionale. Un percorso conseguente, Liceo Artistico
prima e Accademia di Brera poi, affilando le armi della cu-
riosità abbinata a talento con scenografi e
pubblicitari, su tutti Gianni Ravagnani, il
cui jingle “Mango, why mango?” è stato un
Un progetto pilota richiamo pubblicitario che ha segnato un’e-
che unisce arte e poca. Da lì la percezione che l’arte, abbinata
terapia quali supporto alla capacità di comunicare e coinvolgere il
alla terza età prossimo era un terreno tutto da esplorare.
I percorsi della vita l’hanno portata poi nel
Veneto, dove vive con la sua bella fami-
glia. È qui che entra in contatto con Achille De Gregorio, un
pioniere della nascente ArteTerapia, dove Laura, già collaudata
in tema di arte e grafica, inizia a relazionarsi con portatori di
disabilità diverse. A Castelfranco incontra la famiglia Anto-
di nello, con papà Franco che fa di tutto per aiutare il suo piccolo
Giancarlo Saran Andrea, affetto da autismo. I Bambini delle Fate una realtà co-
nosciuta oramai in tutta Italia. È su questo tema che sviluppa
Rotary Club
la sua tesi che la porta ad una riflessione “Entri in mondi in cui
Treviso
ti senti protagonista nel ridare valore ad una vita che, altrimen-
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