Page 12 - Rotary Oggi settembre-ottobre 2024
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Che un certo tipo di crescita personale sia propria del
percorso Rotaractiano è un fatto dato per assodato, ma come
si può raggiungere la propria evoluzione, da neo-socio-bruco,
alla definitiva forma di farfalla? Un elemento centrale sembra
essere quello della formazione, in particolare tramite gli stru-
menti proposti dal Distretto.
Indagando su quale sia il significato di “formazione”, quale
siano stati ruolo e valore nel 2060, abbiamo fatto riferimento
all’attuale Istruttore Distrettuale, Ni-
uno scorcio colò dal Bo - socio del Rotary “Ga-
lileo Galilei”. "Solitamente le attività
formative Rotaract si possono distin-
sulla formazione guere in due tipologie: cultura orga-
nizzativa e competenze. Nel primo
caso abbiamo attività concentrate su
in Distretto cosa significhi essere Rotaractiani, su
prassi organizzative e aspetti valoriali,
che servono soprattutto a veicolare
e rinsaldare l’appartenenza, creando
visione comune. Nel secondo caso invece abbiamo workshop,
spesso pratici, in cui il focus si sposta sulle competenze utili
per chi fa parte del Rotaract (e non solo) e che, se coltivate
nella fascia di età 18-30 anni, offrono decisamente una marcia
in più alla crescita professionale e umana".
Avendo maturato un’esperienza significativa nel mondo Rota-
È una grande ract, in quasi 15 anni, il Past RD del Distretto Rac nell’annata
palestra, una 2016/2017, ha confermato come l’approccio al tema si sia
scuola di talenti evoluto: "Non ricordo annate in cui non sia stata enfatizzata
l’importanza della formazione per i soci e l’associazione stessa.
Il fatto che sia una costante è probabilmente dovuto al fatto che
il Rotaract è in buona parte un‘esperienza che mette al centro la
crescita dei soci e lo sviluppo di competenze individuali e or-
ganizzative. Una cosa che credo sia cambiata nel tempo, invece,
è la modalità con cui si fa formazione. Ricordo che una delle
prime attività a cui partecipai nel lontano 2010 fu il Seminario
Informativo Soci e Aspiranti Rotaract - SISAR (come ci piac-
ciono le sigle a noi!), un’attività frontale dedicata appunto agli
ultimi arrivati. Una cosa che devo dire - fortunatamente - non
si fa quasi più. Di recente, e qui un gran merito va riconosciuto
a persone come Andrea Marcon (RD Rotaract 2018/2019), che
di
Diego Morone hanno saputo letteralmente percorrere strade nuove (e spesso
montuose), si è passati all’organizzazione di ritiri formativi della
Presidente Commissione durata di un weekend, in case di montagna o strutture ricettive,
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con programmi intensivi e interattivi".
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