Page 32 - Rotary Oggi settembre-ottobre 2024
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CONVENTION

                                                “Quando si parla di Convention del Rotary Inter-
                                                national – osserva Anna - per i più non si accende alcuna
                                                immagine: chi non vive in prima persona questo importante
                                                evento non può immaginare cosa succeda in quei 4 giorni in
                                                un posto lontano dal proprio club e dalla propria città”.
                                                Come spiega Anna le Convention del Rotary International
                                                nascono lontano: la prima convention, all’epoca nazionale
                                                perché il Rotary era diffuso solo negli Stati Uniti, si è tenuta
                                                a Chicago, città che ha dato i natali alla nostra Associazione,

                 DA SINGAPORE                                dove i soci dei 16 club esistenti si riuniscono per
                                                             la prima volta. In tale occasione creano l’Asso-
                                                             ciazione nazionale dei Rotary club d’America,
                          A CALGARY,                         adottano uno statuto e un regolamento per l’or-
                                                             ganizzazione ed eleggono un consiglio direttivo.
                                                             “Da quell’anno in poi, ogni anno, i soci del
         UNA ESPERIENZA                                      Rotary si sono incontrati nei luoghi più dispa-
                                                             rati del pianeta, molte volte negli Stati Uniti,
        INDIMENTICABILE                                      come nel 1917 ad Atlanta dove è nata la Rotary
                                                             Foundation e dove si è tenuta la Convention del
                                                             Centenario proprio della Fondazione, nel 2017
                                                             - aggiunge - Ma cosa spinge un rotariano a
                                                viaggiare per giorni, a percorrere migliaia di chilometri e ma-
                                                gari finire agli antipodi per partecipare ad una Convention?
                                                “Credo innanzitutto il senso di appartenenza: vivere l’espe-
                                                rienza rotariana fino in fondo, viverla a pieno, in ogni sua
                                                sfaccettatura. Il livello di club, da cui tutti “partiamo” e da cui
                                                nasciamo come soci, quello Distrettuale, magari rendendosi
                                                disponibili a servire in modo più impegnativo, per approda-
                                                re al livello internazionale, ove si respira a pieni polmoni la
                                                dimensione mondiale, la portata del credo che professiamo –
                                                sottolinea Anna - Singapore non ha fatto eccezione: dal 26 al
                                                29 maggio i leader mondiale del Rotary si sono succeduti sul
                                                palco, insieme a speaker d’eccezione per testimoniare, a gran
                                                voce, i risultati che tutti noi rotariani abbiamo contribuito
                                                a raggiungere nella annata che si stava per concludere ed a
                                                lanciare le sfide per gli anni futuri”.
                                                “Siamo un esempio di come potrebbe essere un mondo mi-
                                                gliore: un mondo in cui le persone trovano un terreno comune
                                                al di là delle loro divisioni e uno scopo comune nell’elevare
                                                l’umanità”, ha dichiarato Gordon McInally, il Presidente
                                                Internazionale 23/24 che stava passando il testimone a Ste-
                                                phanie A. Urchick per l’annata 24/25.
                                                “Attraverso i nostri progetti di service, i nostri sforzi umanita-
        racconto di
        Anna Favero e Alessandro Calegari       ri e il nostro approccio sistematico alla costruzione della pace
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