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nei confronti della politica locale e nazionale fino a redigere,
nel 1958, una sorta di libro bianco (I problemi economici di
Trieste - Il Rotary e la sua azione d’interesse pubblico) dove si
lamentava, fra l’altro: “Questa città, che ha dato prove indi-
scusse di fedeltà alla Nazione, ha fatto più d’ogni altra le spese
dell’ultima guerra perduta: è rimasta staccata dall’Istria e dalla
Dalmazia, alle quali era intimamente collegata da rapporti
umani, traffici, interessi e relazioni secolari; è stata isolata dal
suo retroterra”, quasi circondata da un confine per decenni
quasi invalicabile.
Nel 1965 fu costituito un nuovo Club giovanile, che fu proba-
bilmente il modello sul quale in seguito, e sul piano mondiale,
si formò il Rotaract. Così nel 1968 il Club poté patrocinare
ufficialmente la fondazione del nuovo Rotaract Club Trieste,
nel cui stesso nome è contenuto l’acronimo del suo program-
ma: “Rotary in Action”.
Pochi anni dopo, data la sua continua crescita, non si pote-
va più differire la creazione di un secondo Club triestino e
pertanto il Rotary Trieste patrocinò la fondazione di un Club
contiguo che consentisse di far confluire nel Rotary le varie
forze che non trovavano posto nelle classifiche già sature
del Club esistente. Fu così delimitato il territorio del Club
esistente, intorno al quale si sarebbe sviluppato, ad anello, il
nuovo Club “suburbano”. Il 27 maggio 1972, col nome origi-
nario di “Trieste, Carso, Muggia”, fu ammesso ufficialmente al
Rotary Internazionale il nuovo Club, che oggi mantiene il più
tradizionale nome di “Trieste Nord” e che oltre a essersi af-
fermato come una fiorente realtà, svolge un’esemplare attività
rotariana.
Nel 1976 il Club prese una ferma posizione di contrarietà al
Trattato di Osimo, da poco e quasi clandestinamente siglato
dai rappresentanti dei governi italiano e iugoslavo, che sanciva
la cessione dell’Istria nord-occidentale alla Jugoslavia.
Agli inizi degli anni ’80 prese forma l’idea di pervenire alla
costituzione di un terzo Club triestino ma, data la riluttanza
di un adeguato numero di soci a staccarsi dal patrocinante
Club di origine, la decisione fu presa solo nel 1998 quando si
giunse all’auspicata filiazione del nuovo Rotary Club Muggia,
oggi denominato Rotary Club Trieste Alto Adriatico. Per
completare il quadro delle realtà rotariane presenti nel terri-
torio triestino, si è aggiunta di recente la nascita del Rotary
Trieste International, il 96esimo del Distretto 2060 Nord Est
e il quarto nel territorio.
Da sempre, i Club dell’area triestina vivono in amicizia e au-
tonomia, condividendo iniziative e attività di comune interes-
se, e i soci frequentano spesso le conviviali di uno o dell’altro
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