Page 35 - Rotary Oggi marzo_aprile 03
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plementate, così da valutare i progressi e definire i passi futuri. 
                                                Portando il discorso sul mondo dei giovani, la prof.ssa Laura
                                                Nota ha evidenziato come l’impatto delle numerose crisi del
                                                nostro tempo abbia causato un contesto di sfiducia nel futuro,
                                                generando isolamento. L’inclusione è una soluzione, ma è una
                                                strada complessa: Nota, indica un percorso di dettagliata analisi
                                                dei contesti e di un lento coinvolgimento, armandosi di pensie-
                                                ro critico e lungimiranza. Richiama in particolare alla prepara-
                                                zione del corpo docenti, che deve essere formato per orientare
                                                le nuove generazioni nelle sfide che le attendono. “Coinvolgere,
                                                formare ed educare sono le cose più importanti: i pensieri inclu-

                                                sivi fioriscono un po’ alla volta, vanno coltivati” - ha sottoline-
                                                ato Nota. “Ho imparato che, come tecnici e allenatori, avevamo
                                                bisogno di persone non solo tecnicamente capaci, ma anche






















                                                umanamente competenti, in grado di gestire le diverse condizioni
                                                umane” racconta Rossano Galtarossa, canottiere e campione
                                                olimpico parlando di inclusione nello sport e dei problemi delle
                                                persone con disabilità nell’approccio alla disciplina del canot-
                                                taggio. “Bisogna mettersi in una condizione di ascolto dell’altro”
                                                evidenzia, e sottolinea, “servono fantasia e coraggio”. Anche la
                                                musica è uno strumento efficace per favorire l’inclusione.
                                                Il compositore Nicola Guerini è riuscito con essa a coinvolgere
                                                i detenuti, aprendo virtualmente le porte del carcere verso una
                                                società ideale, che Guerini paragona ad un coro: “Ogni voce at-
                                                tende l’altra per potersi esprimere. Se cantano insieme, nessuna
                                                deve prevalere. Se lo fa, è solo per un discorso poetico, per una
                                                forma di collisione teatrale”. Sandra Sofia Perulli, direttore d’or-
                                                chestra, parlando d’iniziative rivolte al mondo delle scuole, ha
                                                denunciato la mancanza di dialogo nella nostra civiltà sempre
                                                più frenetica, ma crede che ci possa essere una soluzione. “La
                                                musica”, afferma convinta, “pretende e insegna l’ascolto”, questo
                                                il senso dell’Happy Camp che rappresenta un interessante per-
                                                corso d’inclusione e di promozione dei valori più alti.
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