Page 63 - Rotary Oggi maggio-giugno 2024
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la Protezione Civile, che ha richiamato anche il Protocollo
                                                d’intesa tra il Dipartimento della Protezione Civile e Distretti
                                                Italiani del Rotary International.
                                                Il Governatore Anna Favero, ricordando il tempo del terre-
                                                moto, ha affermato che il Rotary si è impegnato allora, così
                                                come s’impegna oggi per affrontare i drammi delle guerre, dei
                                                disastri e delle calamità naturali.
                                                Il maggior generale Gabriele Lupini (ispettore nazionale del
                                                Corpo Militare della Croce Rossa) ha quindi ripercorso i mo-
                                                menti significativi dell’emergenza, mentre il senatore Diego
                                                Carpenedo ha trattato il tema la Politica il “Modello Friuli”
                                                nell’opera di ricostruzione. Si è trattato della testimonianza
                                                                  raccontata da un protagonista amministra-
                                                                  tivo dell’opera di ricostruzione del Friuli.
                                                                  Ernesto Liesch del Rotary Club Udine,
                                                                  avvalendosi dei dati d’archivio del proprio
                                                                  Club, ha evidenziato l’apporto in denaro,
                                                                  quindi debitamente finalizzato, e in in-
                                                                  terventi diretti in favore delle comunità
                                                                  colpite, da parte di 220 Club italiani e di
                                                                  82 Club esteri (dall’Australia al Sud Afri-
                                                                  ca, da Guadalupe alla Thailandia). Giorgio
                                                                  Baiutti, ha da ultimo portato l’esperienza
                                                                  vissuta di un (allora giovane) Sindaco nella
                                                                  fase della ricostruzione.
                                                                  Oltre alla nascita del modello di Prote-
                                                                  zione Civile, la ricostruzione del Friuli,
                                                                  ha rappresentato quel “modello” virtuoso
                                                                  che ha visto negli anni seguenti gli am-
                                                                  ministratori locali e regionali impegnati
                                                                  a ricostruire non solo gli edifici dan-
                                                                  neggiati o distrutti, ma anche a creare le
                                                                  condizioni di uno sviluppo economico
                                                                  importante. Infatti, il modello Friuli è
                                                                  stato di “ricostruzione e rinascita” che,
                                                                  grazie alle provvidenze dello Stato ha
                                                                  portato quella terra fuori dalla situazione
                                                                  preesistente di una condizione economi-
                                                                  ca precaria, con tante aree svantaggiate
                                                                  e depresse. A quasi cinquant’anni da
                                                                  quell’evento, la ricostruzione del Friu-
                                                                  li è ancor oggi citata come un’azione
                                                                  di grande importanza per far rinascere
                                                                  un’area territoriale cerniera tra il mondo
                                                                  germanico, slavo e romanzo, devastata da
                                                                  un grave terremoto.
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