Page 61 - Rotary Oggi maggio-giugno 2024
P. 61

per il suo allevamento di cavalli. Su questi posava il dado di
                                                marmo di Carrara e lo zoccolo era sovrastato da un altro co-
                                                stituito da uno spesso marmo grezzo. A destra  il monumento
                                                                          era ornato da un ramo di quercia,
                                                                          a sinistra da uno di alloro. La fi-
                                                                          gura di Giuseppe Verdi era seduta
                                                                          su questo masso, rappresentata in
                                                                          un momento di calma e di sereni-
                                                                          tà, nel vigore della sua vecchiaia;
                                                                          un’ampia veste a falde sottolineava
                                                                          la grandezza del genio al cospetto
                                                                          del mondo. Lo scultore Ales-
                                                                          sandro Laforet riuscì a tradurre
                                                                          in opera d’arte l’intelligenza, la
                                                                          vita austera e la simpatia per gli
                                                                          esseri umani del grande Maestro,
                                                                          caratteristiche che fecero di lui
                                                                          il più grande interprete dell’ani-
                                                                          ma della sua nazione. Ma furono
                                                                          proprio queste caratteristiche
                                                                          che fecero sì che il momumento
                                                                          venisse distrutto dagli austriaci,
                                                                          perchè l’Austria aveva individuato
                                                                          e odiato in Verdi il cantore della
                                                                          rivoluzione italiana. (la scritta Ver-
                                                                          di fu interpretata come acronimo
                                                                          di Vittorio Emanuele Re d’Italia).
                                                                          La distruzione avvenne la sera del
                                                                          24 maggio 1915, appena giunta
                                                                          la notizia della dichiarazione di
                                                                          guerra dell’Italia poichè la statua
                                                                          fu vista come uno dei simboli più
                                                                          eloquenti dell’italianità di Trieste.
                                                                          L’opera fu ricostruita nelle stesse
                                                sembianze e fusa in bronzo in parte con quello dei cannoni
                                                conquistati agli austriaci e fu ricollocata sullo zoccolo del mo-
                                                numento originario il 24 maggio 1926 a sottolineare l’italiani-
                                                tà di Trieste e il suo grande amore per Giuseppe Verdi.
                                                Un ulteriore restauro è stato presentato alla cittadinanza il
                                                27 maggio 1996 in occasione del 70esimo anniversario della
                                                sua ricollocazione, offerto dalla Socia Fulvia Costantinides,
                                                mecenate, donna generosa e di grande cultura. Anche con
                                                questo service il Rotary Trieste si propone come promotore di
                                                una nuova cultura della manutenzione dei valori artistici che è
                                                indispensabile per favorire la conservazione dei beni culturali
                                                di una nazione e lasciarli in eredità alle generazioni future.
                                             61 61
   56   57   58   59   60   61   62   63   64   65   66