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Il tema delle competenze digitali, tuttavia, è critico anche a
                                                livello europeo. Per raggiungere gli obiettivi 2030 del Digi-
                                                tal Decade Policy Programme (DDPP) è, infatti, necessario
                                                rafforzare le competenze digitali di base di almeno l’80% della
                                                popolazione tra i 16 e i 74 anni, investendo in formazione
                                                diffusa di alta qualità e promuovendo la partecipazione delle
                                                donne a percorsi di studio nei settori STEM (scienza, tecno-
                                                logia, ingegneria e matematica).
                                                Cosa sta facendo l’Italia?
                                                Varie sono le iniziative promosse a livello nazionale con l’o-
                                                biettivo di contrastare il divario digitale “culturale” che ancora
                                                affligge larga parte della popolazione. Fra queste Repubblica
                                                Digitale, iniziativa strategica promossa dal Dipartimento per
                                                la trasformazione digitale, il cui Manifesto ha ispirato la Coa-
                                                lizione Nazionale per le competenze digitali, della quale fanno
                                                parte soggetti pubblici e privati che propongono e realizzano
                                                progetti concreti, con risultati misurabili e quantificabili.
                                                Anche parte dei fondi PNRR verrà utilizzata per contribu-
                                                ire al raggiungimento degli obiettivi di digitalizzazione na-
                                                zionale. La Misura 1.7.2, del Piano Nazionale di Ripresa e
                                                Resilienza, infatti, punta a creare nel nostro Paese una vera
                                                e propria “Rete di servizi di Facilitazione digitale”: 3.000
                                                punti di facilitazione diffusi sull’intero territorio nazionale,
                                                con l’obiettivo di accrescere le competenze digitali di base
                                                di due milioni di cittadini, in particolare quelli apparte-
                                                nenti alle fasce più fragili e a maggior rischio di esclusione
                                                sociale.
                                                Si tratta di un Progetto coordinato dal Dipartimento per la tra-
                                                sformazione digitale, che vede le Regioni e le Province autono-
                                                me quali soggetti attuatori e il coinvolgimento attivo degli Enti
                                                Locali e del mondo del volontariato e del Terzo settore.
                                                Cosa può fare il Rotary?
                                                In piena coerenza con la propria missione, coinvolgen-
                                                do in particolare i più giovani, anche il Rotary può dare
                                                un sostegno concreto all’inclusione digitale, ad esempio
                                                organizzando tramite i club iniziative di alfabetizzazio-
                                                ne informatica a livello locale o sostenendo progetti già
                                                attivati sui territori. Inoltre, sperando di fare cosa gradita ai
                                                nostri soci, la redazione di Rotary Oggi ha deciso di inau-
                                                gurare una Rubrica “Alfabeto Digitale”, nella quale affron-
                                                tare - con un taglio divulgativo e non specialistico i temi
                                                e argomenti di attualità inerenti il mondo dell’informatica
                                                e del digitale, ma anche semplicemente tradurre in parole
                                                semplici sigle e acronimi che sono entrati nel lessico comu-
                                                ne ma che talvolta meritano una spiegazione a portata dei
                                                non addetti ai lavori.
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