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aspettative”, ha continuato, facendogli conoscere il Rotary, la
Rotary Foundation, utilizzando il Centro di Formazione del
Rotary International, che offre una vasta gamma di corsi per
approfondire ogni aspetto del Rotary. Significa anche “coin-
volgerli nelle raccolte fondi, nelle donazioni”, che per il Rotary
sono fondamentali per alimentare la sua azione e i suoi progetti.
Questo è il modo di essere leader in action, ha insistito Knaack.
Poi “abbracciare il futuro”. Per il Rotary è fondamentale essere
capace di adattarsi ai cambiamenti, alle innovazioni, e cogliere
come opportunità ciò che le nuove tecnologie e la stessa intelli-
genza artificiale offrono.
L’invito è stato anche quello di “lavorare in
continuità” nei club e nei distretti con chi ti
ha preceduto e chi ti seguirà. Serve dare un
respiro più ampio ai progetti, farli di più alto
impatto, coinvolgendo in pieno e rendendo
protagonisti gli stessi rotaractiani dei club,
renderli dei leader, perché il futuro del Rotary
ha bisogno di loro. I principi fondativi, i va-
lori del Rotary, ha ricordato il past President,
devono servire a rinnovare e, quando serve
anche a cambiare il modo di riunirsi del club
o a fare cose nuove mai fatte prima. Poi “alza-
re la voce”. Dobbiamo farci sentire, ha prose-
guito Knaack, contro ogni forma di razzismo
e discriminazione, lavorare per la tolleranza e
la pace, la cui deriva ha portato alle “terribili guerre” in corso.
Alziamo la voce per portare avanti la D.E.I., ha infine ricor-
dato il past President, affinché la Diversità, l’Equità e l’Inclu-
sione siano il fondamento di una società più giusta, che assol-
ve ai bisogni di chi soffre o è emarginato. Quello di Knaack
è stato un intervento semplice ed efficace, una lezione di cosa
deve essere oggi e in futuro il Rotary. La pianta del Rotary ha
radici profonde e sane, un tronco solido e forte e il suo ciclo
di rinnovamento è annuale. Sta ai rotariani recidere ogni anno
il ramo secco, ogni cosa inutile per rinnovare la pianta, dargli
ancora maggior vigore, affinché germoglino nuove foglie e
produca i nuovi frutti delle buone cause del Rotary. La guida
al rinnovamento della pianta del Rotary l’ha indicata Knaack:
“Il Piano d’Azione dimostra cosa vuole il Rotary e perchè
lo vuole”. Sta quindi ai club, ai loro leader, assumerlo a loro
guida, affinché il rinnovamento e l’adattamento del Rotary e
dei rotariani, la flessibilità dei club diventi pratica vera che nel
tempo avrà la capacità di mantenere l’effettivo e attrarre nuovi
soci. Così si vincerà la sfida del futuro.
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