Page 14 - Rotary Oggi marzo_aprile 03
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porsi dinnanzi al problema dell’assiduità, che gestionale utilizzare
per l’amministrazione del club, come risolvere i più comuni proble-
mi del club? Tutte domande e dubbi che mi sono riportato a casa,
sperando che le mie risposte siano quelle giuste o almeno le meno
sbagliate. Ma con una domanda in più: perché hanno organizzato
un SIPE così? Probabilmente perché l’esigenza più importante
era motivare i prossimi dirigenti di club e affermare questo nuovo
binomio Rotary – Rotaract. Ma era davvero questa l’esigenza di
400 persone riunite in una sala? Secondo me no, o quantomeno
non per tutti. Secondo me in quella sala c’erano tante esperienze
diverse, tanti vissuti, tanti club con problemi e virtù difformi,
variegate capacità operative e mutevoli capacità di adattamento
alla società civile. Mi sarebbe piaciuto un confronto con gli altri
amici rotariani, sentire cosa fanno loro, per i service, con i soci, che
modalità hanno di fare Rotary, il tutto in un confronto guidato
dai dirigenti del Distretto. Invece questo confronto sono riuscito a
rubarlo solo nelle veloci pause caffè».
Ci spiega le ragioni di due punti di vista così radicalmente
diversi Luca Marcolin.
«La lettura dei commenti a valle del SIPE tenuto lo scorso 23
Marzo conferma la realtà di quelle che in gergo tecnico chiamiamo
4 energie, ma che possiamo anche tradurre in 4 stili di apprendi-
mento, tutti legittimi ma diversi, che richiedono formule e moda-
lità specifiche di coinvolgimento. C’è l’energia dell’Esplorazione,
propria di chi è curioso e aperto alle nuove idee, che chiede di avere
spunti nuovi, idee fresche da portare nel club per stimolare il
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