Page 41 - Rotary Oggi luglio-agosto 2023
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e industriale, al potenziamento delle infrastrutture, comin-
ciando col sostenere anche economicamente la creazione
di autostrade. La promozione degli interessi dei soci quale
parte propulsiva degli interessi della comunità rientrava
nell’attività rotariana.
Il primo service
Il primo service del club milanese fu la creazione di un
campo da golf, cui seguirono altre iniziative maggiormente
allineate all’idea di servizio.
A 12 anni di distanza dalla sua nascita, il ruolo
internazionale del Rotary italiano fu evidenziato
dalla III^ Conferenza del Rotary d’Europa, Asia
minore e Africa del Nord, che si tenne a Venezia
dal 16 al 18 settembre 1935, alla presenza del presi-
dente internazionale Johnson.
Il presidente del locale club ospitante era allora Giuseppe
Volpi di Misurata, impegnato nel rilancio della “Grande Ve-
nezia” e figura centrale del Regime nel campo dell’industria
e della finanza.
Pochi giorni dopo la conferenza, l’Italia attaccò l’Etiopia, a
cui le altre nazioni reagirono isolandola dal contesto inter-
nazionale.
Il Rotary italiano, attraverso il suo segretario Achille Bossi,
responsabile dell’editoria, provò a sostenere nel saggio Note
di un italiano sulla questione etiopica, stampato nell’annata ro-
tariana 1936-37 la legittimità della “conquista civilizzatrice”
dell’Etiopia, con un’opera tradotta in più lingue.
L’adozione delle leggi razziali e l’espulsione degli ebrei
dal sodalizio minarono anche dall’interno la vita dei club;
intanto il regime organizzò una campagna stampa contro
il Rotary, che provò in qualche modo a difendersi presso i
massimi gerarchi fascisti.
Ma dopo l’ordine di chiusura del Rotary, già attuata in
Germania, analogo provvedimento colpì i club italiani. La
chiusura ufficiale, su iniziativa dei rotariani stessi, avvenne il
31 dicembre 1938.
La rinascita del Rotary italiano
Nonostante la cessazione, non erano venuti meno i legami
tra i soci, alcuni dei quali continuarono discretamente a
incontrarsi. La rinascita del Rotary avvenne formalmente
alla fine del Secondo Conflitto Mondiale, anche se i vecchi
rotariani in realtà si erano già messi in moto senza atten-
dere la formale autorizzazione statunitense, man mano che
le truppe alleate risalivano la penisola dopo lo sbarco in
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