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di
        LA VIOLENZA DI GENERE                   Tiziana Agostini


        Le radici della violenza



        contro le donne











                                                La violenza continua a caratterizzare il nostro tempo
                                                e condizionare la libertà delle persone; una forma specifica
                                                è quella contro le donne, che coinvolge ogni strato sociale e
                                                include etnie, religioni e età differenti.
                                                Per ‘violenza di genere’ si deve intendere la violenza nei
                                                confronti di una donna per il fatto che è donna; consiste in
                                                qualsiasi atto che provochi o possa verosimilmente provocare
                                                danno fisico, sessuale, economico o psicologico, comprese le
                                                minacce, la coercizione, o la privazione arbitraria della libertà
                                                personale sia nella vita pubblica che privata.
                                                Le radici della violenza contro le donne risiedono nella disugua-
                                                glianza tra i sessi, nella disparità di potere tra uomini e donne
                                                esistente a livello sociale, culturale, economico e politico. Tro-
                                                va origine nel permanere di una struttura della società di tipo

                                                patriarcale, in cui si legittimano gli uomini ad avere il potere e il
                                                controllo sulla famiglia e sulla propria donna.
                                                Non è un fatto naturale ma culturale. La povertà favorisce la
                                                violenza, rendendo le donne soggette al potere economico ma-
                                                schile; analfabetismo e ignoranza generano violenza sia perché le
                                                donne non hanno la possibilità di difendersi sia perché diventano
                                                vittime di credenze errate. Con i concetti di “purezza” e “castità” si
                                                giustificano ad esempio le mutilazioni genitali, perché la com-
                                                ponente femminile della società, a differenza di quella maschile,
                                                non può disporre del proprio corpo e della propria sessualità.
                                                Per Amartya Sen, premio Nobel per l’economia, considerato il
                                                rapporto percentuale naturale delle nascite maschi-femmine,
                                                mancano all’appello nel mondo 60 milioni di donne, in conse-
                                                guenza all’aborto selettivo, all’infanticidio e alla denutrizione
                                                delle bambine.
                                                Naturalmente dobbiamo ricordare la tragica violenza della
                                                guerra e delle società povere e autoritarie, dove le prime vittime
                                                sono le donne e i bambini e lo stupro una rivalsa dei vincitori.

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